Decadenza dal beneficio del termine: come puoi sfruttarla a tuo vantaggio

La decadenza dal beneficio del termine è un aspetto fondamentale nelle dinamiche tra creditore e debitore, specialmente in ambito di transazione commerciale. In questo articolo vedremo di cosa si tratta e come puoi utilizzarla al meglio per recuperare i tuoi crediti

Che cos’è il beneficio del termine?

Il Beneficio del termine è un accordo con il quale il creditore concede al debitore di adempiere alla propria obbligazione in un periodo di tempo più lungo.

Il beneficio del termine, quindi, presenta un indubbio vantaggio per il debitore perché egli ha a disposizione un lasso di tempo maggiore per l’adempimento senza avere la pressione immediata di dover eseguire la propria prestazione.

Tuttavia il beneficio del termine gioca anche a favore del creditore il quale, non solo saprà con esattezza quando potrà aspettarsi che il debitore adempia alla propria obbligazione, ma potrà anche concludere un maggior numero di affari utilizzando la leva commerciale del pagamento dilazionato.

L’applicazione più conosciuta del beneficio del termine è quella del mutuo per l’acquisto di una casa, ma vale anche per tutti gli altri tipi di finanziamento: la banca eroga un prestito che il mutuatario (debitore) potrà rimborsare nel tempo alle scadenze pattuite.

Tuttavia di beneficio del termine si può parlare anche nelle transazioni commerciali quando il fornitore, o prestatore d’opera, acconsente che il proprio cliente adempia alla propria obbligazione in un tempo prestabilito, ad esempio a 30, 60, 120 giorni e via dicendo.

Il beneficio del termine nell’ambito del Recupero crediti

Abbiamo appena visto quali sono le applicazioni più comuni del beneficio del termine.

Questo strumento è molto diffuso anche nell’ambito del Recupero crediti, infatti, quando un’impresa deve incassare fatture insolute da un cliente, può concedere il beneficio del termine al debitore facendogli sottoscrivere un piano di rientro rateale.

Come puoi ben comprendere, in un contesto economico complicato come quello attuale, dove spesso le imprese si trovano a corto di liquidità immediata per onorare le fatture dei propri fornitori, la concessione del beneficio del termine mediante un accordo di pagamento rateizzato, spesso si rivela lo strumento vincente per rientrare dei propri crediti insoluti.

Il beneficio del termine nell’ambito del Recupero crediti

Che cos’è la Decadenza dal beneficio del termine?

Dopo aver visto cos’è il beneficio del termine e le sue principali applicazioni pratiche affrontiamo la questione della Decadenza dal beneficio del termine.

Questo fenomeno si verifica quando il debitore, per circostanze sopravvenute all’accordo, perde il diritto di usufruire del periodo di tempo concesso per adempiere alla sua obbligazione. Ciò accade in determinate circostanze, provocate da comportamenti del debitore che rendono inaffidabile l’adempimento futuro dell’obbligazione.

Cause della Decadenza

Le cause principali che possono portare alla decadenza dal beneficio del termine sono:

  • Insolvenza del debitore
    Se il debitore si trova in una situazione di insolvenza o manifesta chiaramente l’incapacità di adempiere alla sua obbligazione, il creditore può chiedere la decadenza del beneficio del termine. L’insolvenza indica che il debitore non ha le risorse finanziarie necessarie per onorare i propri debiti, rendendo incerto il rispetto dei termini concordati.
  • Atti di deterioramento delle garanzie
    Se il debitore compie atti che diminuiscono le garanzie offerte al creditore, quest’ultimo può richiedere la decadenza del termine. Ad esempio, la vendita o il deterioramento di beni ipotecati a garanzia dell’obbligazione possono compromettere la posizione del creditore, giustificando la richiesta di adempimento immediato.
  • Mancato adempimento di altri obblighi
    Se il contratto prevede altre obbligazioni accessorie e il debitore non le adempie, il creditore può chiedere la decadenza del beneficio del termine. Questo perché il mancato rispetto degli obblighi accessori può indicare una propensione del debitore a non rispettare l’obbligazione principale.

Cosa succede se si verifica la Decadenza dal beneficio del termine?

Cosa succede se si verifica la Decadenza dal beneficio del termine?

L’art. 1186 del codice civile stabilisce che:

“quantunque il termine sia stabilito a favore del debitore, il creditore può esigere immediatamente la prestazione se il debitore è divenuto insolvente o ha diminuito, per fatto proprio, le garanzie che aveva date o non ha dato le garanzie che aveva promesse”.

La norma è molto chiara: se il debitore, con il proprio comportamento, provoca una delle ipotesi di decadenza dal beneficio del termine previste dalla legge, il creditore potrà esigere immediatamente l’intera prestazione dovuta senza attendere le scadenze pattuite.

E quindi, se il debitore, decaduto dal beneficio del termine, non adempie immediatamente la propria obbligazione, il creditore avrà facoltà di agire legalmente per l’esecuzione coattiva della prestazione rivolgendosi all’autorità giudiziaria.

Esempi pratici

Potrai comprendere meglio come funziona la decadenza dal beneficio del termine con alcuni esempi pratici.

Primo esempio pratico di Decadenza dal beneficio del termine

Contratto di Mutuo

Immaginiamo un mutuo ipotecario in cui il debitore deve rimborsare il prestito in rate mensili per un periodo di 20 anni.

Se il debitore diventa insolvente e non è in grado di pagare le rate mensili, la banca (creditore) può chiedere la decadenza del beneficio del termine.
In tal caso, l’intero importo residuo del mutuo diventa immediatamente esigibile.

Primo esempio pratico di Decadenza dal beneficio del termine

Fornitura di Merci

Consideriamo un contratto di fornitura di merci in cui il pagamento è previsto entro 60 giorni dalla consegna.

Se il debitore vende le merci fornite senza rispettare le clausole di pagamento concordate, il fornitore (creditore) può richiedere la decadenza del beneficio del termine, esigendo il pagamento immediato delle somme dovute.

La decadenza dal beneficio del termine nel recupero crediti

Se hai compreso gli effetti della decadenza dal beneficio del termine sei perfettamente in grado di capire che quando al cliente ritardatario viene concesso un piano di rientro, il mancato rispetto delle scadenze pattuite fa decadere il diritto del debitore di pagare a rate.

Viceversa il creditore avrà facoltà, se lo riterrà opportuno, di richiedere l’immediato pagamento di tutte le rate non versate.

Se il debitore, verificatasi la decadenza dal beneficio del termine, non dovesse prontamente corrispondere l’intera somma dovuta, il creditore potrà rivolgersi al Giudice di Pace (o al Tribunale) competente per ottenere un Decreto Ingiuntivo immediatamente esecutivo con la possibilità di procedere in modo molto celere al pignoramento del conto corrente del debitore.

Tuttavia è necessario che il piano di rientro venga stipulato con tutti i requisiti di Legge e possa essere poi utilizzato come riconoscimento di debito ai sensi dell’art. 642, comma 2, codice di procedura civile.

Conclusioni

Il beneficio del termine è uno strumento che può aiutarti molto ad incassare le tue fatture insolute quando il debitore è in crisi di liquidità e non riesce a far fronte immediatamente al pagamento che ti deve.

La promessa di pagamento da parte del debitore ti permetterà di avere maggiore certezza di rientrare delle tue fatture insolute entro i termini concordati.

Se, invece, il debitore non dovesse onorare le scadenze pattuite, potrai velocemente procedere con una esecuzione forzata andando a pignorare il conto del debitore.

Però, se vuoi evitare errori che potrebbero rivelarsi fatali, dovrai farti consigliare, nella predisposizione dell’accordo rateale, da un Avvocato specializzato in Recupero crediti in grado di predisporre tutte le clausole a tutela del tuo credito.